Mostre  &  Bio

LA LEGGENDARIA CLASSE J
Fotografie di Franco Pace
Trieste, Castello di San Giusto
Dal 2 al 30 Ottobre 2017

Esposizione analogica e multimediale dedicata alla Classe J, le barche che negli anni ‘30 venivano utilizzate nelle sfide per la Coppa America. La mostra, curata dalla Fondazione Fratelli Alinari, presentava i Classe J nelle immagini di Franco Pace, riprodotte in gigantografie e affiancate da audio, video o anche “visitabili” attraverso postazioni multimediali, scenografie digitali e programmi interattivi

SCENARI
Fotografie di Franco Pace
Cannes Centro storico, in esterni
Dal 22 Settembre al 4 Ottobre 2006

La mostra, focalizzata sul tema delle Barche d’Epoca e promossa dal Comune di Cannes, ha fatto da cornice al prestigioso raduno che ogni anno in settembre richiama nella baia di Cannes le più belle imbarcazioni d’epoca del mondo.

Nato a Tunisi nel 1942 e approdato a Trieste all’età di un anno. Da allora questa è la mia città, qui ho svolto i miei studi, ho coltivato una passione per il disegno e qualche approccio verso la pittura.

All’università ho frequentato la facoltà di scienze e al momento di preparare la tesi dovevo riprodurre i risultati della ricerca fatta al microscopio. In breve tempo ho dovuto approfondire le mie conoscenze sull’utilizzo della macchina fotografica e sulle tecniche di sviluppo e stampa in camera oscura.

Immediatamente mi sono reso conto del grande potenziale che la fotografia poteva offrire. In 1/1000 di secondo era possibile fissare sulla pellicola l’atmosfera speciale di un momento e ritrasmetterla poi ad altre persone grazie al linguaggio universale dell’immagine.

Completati gli studi, ho focalizzato la mia attenzione fotografica sull’ambiente del mare e della vela che da sempre mi aveva affascinato. Per una decina d’anni ho coltivato questo hobby, mentre insegnavo nelle scuole superiori. Poi la fortuna mi è passata vicino e mi ha fatto capire che forse potevo intraprendere la professione di fotografo, specializzato nel campo della vela.

Ho iniziato a seguire le grandi regate internazionali e a far conoscere il mio lavoro esponendo nei saloni nautici in vari paesi. Negli anni ho viaggiato attraverso i mari in giro per il mondo, cercando sempre di riconoscere i momenti che valeva la pena di catturare.

Muovendomi molto, ho avuto modo di essere testimone e di documentare situazioni eccezionali come la tempesta del Fastnet nel 1979, o una spedizione a vela in Patagonia e al Polo Sud nel 1980, quando le carte nautiche di quelle zone non erano molto precise, o ancora in Thailandia il 26 dicembre del 2004, quando mi sono trovato a nuotare nell’onda dello Tsunami!

Ho seguito con un occhio di riguardo la nascita e la crescita dei raduni di barche d’epoca che trovo particolarmente affascinanti. Ho documentato l’evoluzione tecnologica nelle barche da regata e quella esasperata negli scafi di Coppa America, ma anche i grandi velieri e le barche da lavoro tradizionali. Insomma, il calendario era sempre pieno.

A proposito di calendari, dopo un paio d’anni ho capito che per far fronte a tutti questi viaggi, oltre a collaborare con le riviste, dovevo trovare anche qualche altra risorsa. Così ho deciso di fare l’editore di me stesso e, usando le mie foto di vela, ho iniziato a produrre calendari, e in seguito anche numerosi libri fotografici.

Ho esposto le mie immagini in numerose mostre in vari paesi. Tra le altre, nel 1985 a Parigi al Centro George Pompidou, nell’ambito della mostra Le Bateau Blanc. Nel 2006 a Cannes, in esterni, sospese nei vicoli del centro storico. Nel 2009 a Trieste nel Salone degli Incanti, ex Mercato Centrale del pesce, ora spettacolare spazio espositivo per le mostre di Arte Moderna. Nel 2017, a Trieste nel Castello di San Giusto a cura della Fondazione Fratelli Alinari.

Nel tempo ho raccolto un consistente archivio fotografico.
Recentemente l’amico Frans Heesen, costruttore di grandi yachts, mi ha chiesto quante foto avessi scattato nel corso degli anni e come riuscivo ad ottenerle ferme e nitide. Gli ho spiegato che, se la luce lo permette, devi usare un tempo di scatto molto breve, almeno 1/1000 di secondo.
Quanto al numero delle foto, non le avevo contate, potevo solo ipotizzare, forse 5.000.000? Lui ci ha pensato un po’ su, poi con il suo umorismo tipicamente olandese: “Ma allora tu… in tutta la vita hai lavorato più o meno un’ora e mezza!”

Cordialmente
Franco Pace

Le Vele di Franco Pace
Fotografie di Franco Pace
Trieste, ex Pescheria Centrale
Dal 12 Settembre al 18 Ottobre 2009

Riproduci video
La mostra, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Trieste, proponeva 82 immagini in grande formato selezionate dall’archivio di Franco Pace. Su una superficie di 2000 mq. le immagini erano inserite in uno spettacolare scenario di grandi vele bianche issate fino al soffitto, all’interno del pregevole edificio del primo ‘900. La mostra è stata riproposta a Miami nel 2011, in occasione della International Sailing Week.

ADMIRAL’S 1979
Documentario di Franco Pace
Trieste, Museo Revoltella
11 Ottobre 2019

Riproduci video
Nel 1979 Franco Pace è stato un diretto testimone della tremenda tempesta che aveva funestato la regata del Fastnet, l’ultima prova dell’Admiral’s Cup. Nella notte del 13 agosto, al largo delle coste irlandesi, 19 scafi vennero abbandonati, 5 affondarono e 18 persone persero la vita. Realizzato su pellicola in 16 mm in occasione dell’Admiral’s Cup del 1979, il filmato originale (durata 30 minuti) è stato restaurato e riprodotto in formato digitale.

LE BATEAU BLANC
Multivisione di Franco Pace
Parigi, Centre Georges Pompidou
Ottobre 1985 – Gennaio 1986

Nell’ambito della Mostra Le Bateau Blanc, la multivisione “Le Signe du Vent” su maxi schermo in retroproiezione, proponeva 700 diapositive con 15 proiettori in dissolvenza. Le immagini accompagnate da effetti sonori, descrivevano il fascino e la magia che le barche a vela suscitano su tutti i mari del mondo.

Mostre  &  Bio

Nato a Tunisi nel 1942 e approdato a Trieste all’età di un anno. Da allora questa è la mia città, qui ho svolto i miei studi, ho coltivato una passione per il disegno e qualche approccio verso la pittura.

All’università ho frequentato la facoltà di scienze e al momento di preparare la tesi dovevo riprodurre i risultati della ricerca fatta al microscopio. Così in breve tempo ho dovuto approfondire le mie conoscenze sull’utilizzo della macchina fotografica e sulle tecniche di sviluppo e stampa in camera oscura.

LE BATEAU BLANC
Multivisione di Franco Pace
Parigi, Centre Georges Pompidou
Da Ottobre 1985 a Gennaio 1986

Nell’ambito della Mostra Le Bateau Blanc, la multivisione “Le Signe du Vent” su maxi schermo in retroproiezione, proponeva 700 diapositive con 15 proiettori in dissolvenza. Le immagini accompagnate da effetti sonori, descrivevano il fascino e la magia che le barche a vela suscitano su tutti i mari del mondo.

Immediatamente mi sono reso conto del grande potenziale che la fotografia poteva offrire. In 1/1000 di secondo era possibile fissare sulla pellicola l’atmosfera speciale di un momento e ritrasmetterla poi ad altre persone grazie al linguaggio universale dell’immagine.

Completati gli studi, ho focalizzato la mia attenzione fotografica sull’ambiente del mare e della vela che da sempre mi aveva affascinato. Per una decina d’anni ho coltivato questo hobby, mentre insegnavo nelle scuole superiori. Poi la fortuna mi è passata vicino e mi ha fatto capire che forse potevo intraprendere la professione di fotografo specializzato nel campo della vela.

Le Vele di Franco Pace
Fotografie di Franco Pace
Trieste, ex Pescheria Centrale
Dal 12 Settembre al 18 Ottobre 2009

Riproduci video
La mostra, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Trieste, proponeva 82 immagini in grande formato selezionate dall’archivio di Franco Pace. Su una superficie di 2000 mq. le immagini erano inserite in uno spettacolare scenario di grandi vele bianche issate fino al soffitto, all’interno del pregevole edificio del primo ‘900.

Ho iniziato a seguire le grandi regate internazionali e a far conoscere il mio lavoro esponendo nei saloni nautici in vari paesi. Negli anni ho viaggiato attraverso i mari in giro per il mondo, cercando sempre di riconoscere i momenti che valeva la pena di catturare.

Muovendomi molto, ho avuto modo di essere testimone e di documentare situazioni eccezionali come la terribile tempesta del Fastnet nel 1979, o una spedizione a vela in Patagonia e al Polo Sud nel 1980, quando le carte nautiche di quelle zone non erano molto precise, o ancora in Thailandia il 26 dicembre del 2004, quando mi sono trovato a nuotare nell’onda dello Tsunami!

LA LEGGENDARIA CLASSE J
Fotografie di Franco Pace
Trieste, Castello di San Giusto
Dal 2 al 30 Ottobre 2017

Un’esposizione analogica e multimediale dedicata alla Classe J, le barche che negli anni ‘30 venivano utilizzate nelle sfide per la Coppa America. La mostra, curata dalla Fratelli Alinari – Fondazione per la Storia della Fotografia, presentava 22 gigantografie di Franco Pace sui Classe J in azione, affiancate da audio, video e altre 100 immagini “visitabili” attraverso postazioni multimediali, scenografie digitali e programmi interattivi.

Ho seguito con un occhio di riguardo la nascita e la crescita dei raduni di barche d’epoca che trovo particolarmente affascinanti. Ho documentato l’evoluzione tecnologica nelle barche da regata e quella esasperata negli scafi di Coppa America, ma anche i grandi velieri e le barche da lavoro tradizionali. Insomma, il calendario era sempre pieno.

A proposito di calendari, dopo un paio d’anni ho capito che per far fronte a tutti questi viaggi, oltre a collaborare con le riviste, dovevo trovare anche qualche altra risorsa. Così ho deciso di fare l’editore di me stesso e, usando le mie foto di vela, ho iniziato a produrre calendari, e in seguito anche numerosi libri fotografici.

ADMIRAL’S 1979
Documentario di Franco Pace
Trieste, Museo Revoltella
11 Ottobre 2019

Riproduci video
Nel 1979 Franco Pace è stato un diretto testimone della tremenda tempesta che aveva funestato la regata del Fastnet, l’ultima prova dell’Admiral’s Cup. Nella notte del 13 agosto, al largo delle coste irlandesi, 19 scafi vennero abbandonati, 5 affondarono e 18 persone persero la vita. Realizzato su pellicola in 16 mm in occasione dell’Admiral’s Cup del 1979, il filmato originale (durata 30 minuti) è stato restaurato e riprodotto in formato digitale.

Ho esposto le mie immagini in numerose mostre in vari paesi. Tra le altre, nel 1985 a Parigi al Centro George Pompidou, nell’ambito della mostra Le Bateau Blanc. Nel 2006 a Cannes, in esterni, sospese nei vicoli del centro storico. Nel 2009 a Trieste nel Salone degli Incanti, ex Mercato Centrale del pesce, ora spettacolare spazio espositivo per le mostre di Arte Moderna. Nel 2017, a Trieste nel Castello di San Giusto a cura della Fondazione Fratelli Alinari.

SCENARI
Fotografie di Franco Pace
Cannes Centro storico, in esterni
Dal 22 Settembre al 4 Ottobre 2006

La mostra, promossa dal Comune di Cannes, era focalizzata sul tema delle Barche d’Epoca ed ha fatto da cornice al prestigioso raduno che ogni anno in settembre richiama nella baia di Cannes le più belle imbarcazioni d’epoca del mondo.

Nel tempo ho raccolto un consistente archivio fotografico.
Recentemente l’amico Frans Heesen, costruttore di grandi yachts, mi ha chiesto quante foto avessi scattato nel corso degli anni e come riuscivo ad ottenerle ferme e nitide. Gli ho spiegato che, se la luce lo permette, devi usare un tempo di scatto molto breve, almeno 1/1000 di secondo.
Quanto al numero delle foto, non le avevo contate, potevo solo ipotizzare, forse 5.000.000? Lui ci ha pensato un po’ su, poi con il suo umorismo tipicamente olandese: “Ma allora tu… in tutta la vita hai lavorato più o meno un’ora e mezza!”

Cordialmente
Franco Pace